Come stirare bene i vestiti

Stirare è un lavoro relativamente semplice ma per stirare bene c’è bisogno di calma e un pizzico di impegno, soprattutto quando si tratta di stirare i capi più difficili, come ad esempio le odiatissime camicie. Senza la pratica comunque è impossibile imparare a stirare bene, quindi armatevi di pazienza e prendete in mano il vostro ferro da stiro. Solo dopo molte prove ( e a volte qualche scottatura ) riuscirete ad ottenere ottimi risultati. Il tempo e l’esperienza vi aiuteranno a stirare meglio e più velocemente.

Se avete tutto l’occorrente per cominciare siete già a buon punto, altrimenti procuratevi i seguenti strumenti:

  • Ferro da Stiro a vapore: ovviamente senza un ferro da stiro non si può stirare ;). Se non hai ancora un ferro dai un’occhiata alle nostre recensioni, oppure vai direttamente alla nostra classifica dei migliori ferri da stiro.
  • Asse da Stiro: una buona asse da stiro ti aiuterà a faticare di meno e a stirare meglio i tuoi vestiti. Un’ asse da stiro di qualità è regolabile anche in altezza e ti permetterà di stirare mantenendo una postura corretta. Se non hai un asse da stiro quì puoi trovare i migliori assi da stiro.

Opzionalmente potete procurarvi i seguenti accessori che vi faciliterranno il lavoro, anche se non si tratta di accessori indispensabili:

  • Stiramaniche: comodissimo soprattutto per le camicie, è semplicemente un piccolo asse da stiro piccolo, in cui si più infilare direttamente la manica della camicia mantenendola in tiro, in modo da tendere il tessuto prevenendo la formazione di pieghe e grinze.
  • Poggia ferro da stiro: utile per riporre il ferro da stiro bollente senza danneggiare le superfici. Anche se ormai tutti i ferri da stiro sono dotati di funzione di ” parcheggio verticale ” c’è chi ancora oggi preferisce utilizzare un poggia ferro da stiro classico.

Quando state per stirare qualcosa e non siete sicuri di cosa state facendo leggete l’etichetta dei vestiti, troverete indicata la temperatura a cui può essere stirato l’abito, e soprattutto se il vestito in questione non debba essere proprio stirato.

Regole generali per stirare bene

  • Stirare i vestiti quando sono ancora leggermente umidi facilita la stiratura;
  • Aiutatevi con la mano che non tiene il ferro da stiro a tenere il tessuto in tiro;
  • Non tendete troppo il tessuto, potreste deformarlo;
  • Non stirare mai a secco a meno che non sia espressamente indicato sull’etichetta. L’acqua protegge la stoffa, evita che si possa bruciare, impedisce alle stoffe sintetiche di sciogliersi e dona elasticità ai tessuti;
  • Non stirate sopra le macchie: se un vestito è ancora sporco o vi accorgete della presenza di una piccola macchia, non stirate assolutamente l’abito in quel punto, il calore del ferro da stiro potrebbe fissare irrimediabilmente lo sporco al tessuto;
  • Non stirare sopra i bottoni, limitatevi a girarci intorno con la punta del ferro da stiro;
  • Se non conoscete il tessuto partite con una temperatura bassa o interponete un panno umido;
  • Evitate il più possibile il programma della centrifuga, così i vestiti usciranno meno sgualciti e quindi più facili da stirare;
  • Se trovate delle pieghe difficili da stirare provate a spruzzare un po’ di acqua con l’apposito spruzzatore integrato con il ferro da stiro, oppure con uno spruzzatore qualsiasi (se ne trovano molti in commercio e sono molto economici;
  • Iniziate sempre dalle cuciture e dalle pieghe naturali degli abiti, stando attenti a restituire al capo la forma originale;
  • Non stirate le parti in plastica, nel caso di magliette stampate stiratele alla rovescia oppure interporre un panno di cotone;
  • Prestate attenzione ai panni scuri, rischiate di lasciare dei brutti segni lucidi se non stirate con cautela;
  • Per i punti arrotolati e dove i tessuti sono arricciati stirate sempre dal retro per non rovinare la forma originale;
  • Una volta stirato tutto aspettate un’oretta prima di sistemare i vestiti nell’armadio, in modo che tutta l’umidità che i capi hanno assorbito durante la fase di stiratura sia completamente evaporata.

Come stirare i tessuti sintetici

I tessuti sintetici sono tra i più sensibili al calore, in quanto tendono facilmente a sciogliersi e a fondersi, pertanto vi raccomandiamo sempre di procedere con la massima cautela nello stirare questi tipi di tessuti, facendo al limite prima delle prove su un angolino nascosto all’interno dell’abito stesso.

Tra le fibre sintetiche appartengono una grande categoria di tessuti quasi tutti derivati dal petrolio. A seconda di come viene lavorato e dei componenti chimici che vengono utilizzati durante la fase di produzione di questi tessuti otteniamo delle fibre molto diverse, con determinate proprietà fisiche.

Fondamentalmente però tutte le fibre sintetiche si differenziano dalle stoffe ricavate da fibre animali e vegetali per la loro grande elasticità e resistenza e pur essendo molto leggeri trattengono benissimo il calore corporeo, lasciano respirare la pelle ed inoltre non trattengono l’umidità. Alcuni tipi di fibre sintetiche non si sgualciscono, quindi non è nemmeno necessario stirarli.

Per il lavaggio e la stiratura prima di tutti leggete sempre l’etichetta degli abiti, vi fornirà le indicazioni necessarie per ottenere i migliori risultati.

Vari tipi di fibre sintetiche:

Acrilico: può ricordare la lana, in lavatrice è consigliato non superare i 40° e cercate di evitare di centrifugare questi capi. Per stirare i vestiti in acrilico è consigliato utilizzare il ferro da stiro regolato alla minima potenza, per evitare di rovinare i vestiti.

Lycra, Elasta: è una fibra molto particolare, molto elastica, molto apprezzata specialmente dal pubblico femminile. Il lavaggio deve essere estremamente delicato, e anche in questo caso vi consigliamo di tenere la temperatura del ferro da stiro al minimo.

Poliestere: è una fibra sintetica molto diffusa, spesso mescolata con il cotone. Lavare e stirare questa fibra è molto semplice, anche perchè la maggior parte delle volte non è nemmeno necessaria la stiratura, soprattutto se stenderete bene i panni nella fase di asciugatura. Se è necessario utilizzare il ferro da stiro controllate prima l’etichetta, nel caso non fosse specificato come stirare il capo, procedete sempre con il ferro da stiro al minimo.

Polipropilene: si tratta di un tessuto speciale, protettivo e traspirante, molto utilizzato per la realizzazione di vestiti per lo sport o come tappezzeria. Il vantaggio di questo tessuto è che non deve essere stirato, inoltre si pulisce molto facilmente.

Microfibra: è uno speciale tessuto che si ottiene fondendo fibre artificiali con le fibre sintetiche. Si tratta di un tessuto molto all’avanguardia, in quanto si tratta di un materiale leggero, tuttavia molto resistente e traspirante. Un grande vantaggio della microfibra è che protegge in modo particolarmente efficacie dagli agenti atmosferici, isolando molto bene il corpo dall’ambiente esterno.

Acetato: è un tessuto sintetico molto simile alla seta, è un tessuto molto amato e apprezzato, perchè è molto comodo e da una bella sensazione a contatto con la pelle. In lavatrice ricordate di lavare a 30°, se potete lavare a mano ancora meglio. Sirate sempre rigorosamente con la potenza al minimo, rovesciando il capo come precauzione. Ricordatevi comunque di affidarvi sempre alle indicazioni riportate sull’etichetta.

I tessuti sintetici si stirano al massimo a 140 gradi

Come stirare il cotone

Il cotone è una fibra vegetale che si ricava dalla bambagia. Il cotone è il tessuto maggiormente usato nella produzione di abbigliamento, perché è economico e anelastico. Proprio per la sua proprietà anelastica tende a sgualcirsi spesso quindi è una stoffa che va stirata spesso, comunque sempre dopo ogni lavaggio. Per agevolare la stiratura del cotone conviene stendere il capo ad asciugare in modo preciso, ad esempio appendendo una maglietta per le maniche e per il colletto con delle mollette.

Stirare gli abiti in cotone, come ad esempio le magliette e le T shirt è davvero semplice, in quanto potete lavorare con il ferro alla massima potenza senza paura di rovinare i vestiti, volendo senza nemmeno utilizzare il vapore. Il cotone infatti può essere stirato tranquillamente a secco, anche se noi consigliamo sempre l’utilizzo del vapore, in quanto renderà le cose davvero molto più semplici.

Il cotone di buona qualità inoltre può essere stirato anche solo in un verso senza bisogno di passare sia al dritto che al rovescio, in quanto tutte le grinze vengono eliminate in una solo passata.

il cotone si stira a 200 gradi

Come stirare il cotone

Come stirare il lino

Il lino è una tra le stoffe più antiche, è leggerissimo e fresco, ideale per la produzione di vestiti estivi. La sua lavorazione e produzione ha un bassisimo impatto ambientale, quindi si tratta della stoffa più amica dell’ambiente. Il lino quando non è colorato sopporta tranquillamente le alte temperature, sia nella fase di lavaggio che nella fase di stiratura, mentre per il lino colorato è consigliabile il lavaggio a medie temperature, in quanto la tinta potrebbe scolorire. Il ferro da stiro deve essere invece sempre regolato alla massima potenza (fino a 230 gradi) in modo che il calore e il vapore possano facilmente lisciare tutte le pieghe e le grinze.

Il lino purtroppo è molto ostico da stirare, in quanto le varie pieghe possono fissarsi molto bene al tessuto, quindi vi consigliamo di inumidire bene il capo d’abbigliamento che state stirando per rendere il tessuto più elastico e malleabile.

Per i capi più scuri per evitare problemi di aloni lucidi causati dal calore del ferro da stiro vi consigliamo di stirare i vestiti alla rovescia.

Il lino si stira fino a 230 gradi

Come stirare il velluto

Il velluto è un tipo di tessuto caratterizzato da una fitta peluria che ricopre il dritto di questo materiale. Il velluto può essere realizzato con moltissimi tipi di fibra, sia organica che artificiale. Abbiamo infatti il velluto di lino, di cotone, ma anche composto completamente da fibre sintetiche.

Essendoci sostanzialmente diversi tipi di velluto il lavaggio e  la stiratura vanno effettuati seguendo le indicazioni riportate sull’etichetta. Il lavaggio solitamente avviene a temperature basse (30° massimo 40°), ed è consigliabile inserire il capo nella lavatrice rivoltato, in modo da proteggere la parte esterna.

Per la stiratura ricordate sempre di stirare al rovescio i vestiti in velluto, sempre per proteggere la parte più delicata.

Alcuni abiti in velluto vanno stirati solamente con l’effetto del vapore, senza poggiare il ferro da stiro direttamente sulla stoffa, questo per evitare di schiacciare il velluto provocando un brutto effetto antiestetico.

Il velluto si stira al massimo a 140 gradi

Come stirare la lana

La lana di per se è un tessuto resistente, ma il tempo può portare alla formazione di fastidiose palline che infeltriscono la lana ed inoltre la pressione del ferro da stiro può appiattire le fibre di lana, che con con pochi stiraggi potrebbero perdere la caratteristica morbidezza.

La lana più delicata va stirata con il solo vapore, senza che il ferro da stiro entri direttamente in contatto con la lana, oppure puoi interporre un panno in cotone tra la lana e la piastra del ferro da stiro. Altro piccolo accorgimento è quello di stirare i vestiti in lana alla rovescio, in modo da preservare ulteriormente l’integrità della parte esterna del maglione / pullover.

Come tutti sanno la lana si ottiene dalla pelliccia degli animali, in particolare dalle pecore. Tuttavia esistono molti tipi di lana, ecco i principali:

  • Lana Merinos: probabilmente la lana più conosciuta al mondo. Viene ricavata dal pelo delle pecore merino, una specie di pecora proveniente dalla Spagna ma che ormai è diffusissima in tutto il mondo. È una stoffa molto amata perchè è morbida al tatto, molto resistente, non infeltrisce ed inoltre è molto leggera, per questo viene abitualmente utilizzata anche per la produzione di abiti estivi.
  • Lana di Cashmere: lana molto di moda, ed alcuni capi sono molto costosi. Il Cashmere è una lana molto leggera e morbida, apprezzata soprattutto per il calore che riesce a trasmettere e per l’estrema morbidezza al tatto
  • Lana di Alpacacalda e morbida, la lana di alpaca viene ricavata dall’omonimo animale, una camelide proveniente dalle zone sudamericane.
  • Lana Mohair: la lana Mohair si ricava dalla capra d’angora, è molto leggera ed è particolarmente appezzata per la sua morbidezza e per la piacevole sensazione che regala al tatto.
  • Lana Vicuna: la lana più preziosa e pregiata in assoluto. Viene ricavata da un animale che vive nel sudamerica e produce solo 125 grammi di tessuto l’anno (da una pecora merinos si ricavano anche 500 grammi di tessuto all’anno). Oggi è destinata solamente alla produzione di abiti di alto livello e i prezzi di questi capi d’abbigliamento sono esorbitanti

La lana si stira a meno di 150 gradi

Come stirare la seta

La seta deriva da una fibra di origine animale (tutti quanti conoscerete i ” bachi da seta “. La seta è considerata una stoffa molto pregiata ed è particolarmente fine e delicata. La seta viene molto usata nella produzione delle cravatte, ma è molto apprezzata anche per le camicie e altri capi d’abbigliamento, compreso l’intimo. Tra le caratteristiche principali della c’è sicuramente l’elasticità (che non vol dire che è elasticizzata).  

La seta va trattata con molta delicatezza, a partire dal lavaggio, che deve essere fatto a mano, in acqua giusto un pochino tiepida e con dei detergenti delicati (meglio ancora usando detergenti specifici per la seta).

Una volta lavato l’abito in seta mettetelo ad asciugare ben sistemato sopra una gruccia.

Per quanto riguarda stirare un vestito di seta stropicciato, se si tratta di un capo particolarmente delicato, interponete tra la stoffa e il ferro da stiro un sottile foglio di carta velina.

Altra cosa importante è la pulizia del ferro da stiro: la piastra deve essere perfettamente pulita altrimenti rischiate di rovinare l’abito di seta.

La seta si stira a meno di 150 gradi

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