Migliore ferro da stiro – guida all’acquisto

Nella scelta di un ferro da stiro sono diversi i fattori che devono essere presi in considerazione. Le tipologie di questo elettrodomestico disponibili sul mercato sono numerose, ma per dare un ordine espositivo alla nostra guida, possiamo fare una prima distinzione fondamentale in due grandi categorie: ferri da stiro con serbatoio interno e ferri da stiro con caldaia esterna. Al primo gruppo appartengono i modelli strutturalmente più semplici e compatti, poiché integrano in un unico corpo tutti i componenti essenziali per il loro funzionamento. Nel secondo gruppo troviamo i ferri da stiro che funzionano con l’unità di raccolta dell’acqua e produzione del vapore (caldaia) separata dalla piastra di lavoro.

Tipi di Ferro da Stiro

Per accontentare tutte le esigenze dei consumatori, tra le principali tipologie di ferri da stiro in commercio, troviamo i seguenti modelli:

Ferro da stiro con caldaia

I ferri da stiro migliori ed anche i più costosi, sono dotati di caldaia separata, hanno la comodità di essere più leggeri, perché l’acqua e il sistema di riscaldamento e produzione del vapore non sono integrati direttamente nel corpo macchina, ma appunto nell’apposita caldaia che rimane appoggiata vicino all’asse da stiro. I ferri da stiro a caldaia separata sono molto efficienti, hanno un sistema di riscaldamento più grande e potente, sono pronti all’utilizzo in pochissimi minuti e posso garantire un’autonomia fino a 2 ore consecutive di stiraggio prima di dover aggiungere altra acqua distillata all’interno del serbatoio. I ferri da stiro con caldaia sono i preferiti dalle famiglie e per tutti coloro che hanno sempre parecchi vestiti da stirare

Ferro da stiro senza caldaia

Per i single e per chi ha poche pretese, esistono i ferri da stiro senza caldaia separata, l’acqua va versata direttamente nel ferro, che provvede a riscaldare e a vaporizzare l’acqua in modo del tutto autonomo, grazie ad una piccola caldaia integrata. Sicuramente tra i pregi dei ferri da stiro senza caldaia c’è sicuramente un minore ingombro di spazio, tuttavia questi tipi di elettrodomestici hanno molta meno autonomia di quelli con caldaia separata e fino a pochi anni fa non raggiungevano prestazioni sufficienti per effettuare delle buone stirature. Attualmente però le cose sono cambiate: anche con questi tipi di ferro da stiro è possibile ottenere ottimi risultati, soprattutto se si acquista la migliore marca di ferro da stiro.

Ferro da stiro da viaggio o portatile

Un ferro da stiro da viaggio è un apposito elettrodomestico studiato specificatamente per chi si muove spesso e ha bisogno di un piccolo ferro da stiro da portare sempre con se, ad esempio in vacanza. Tra i diversi tipi di ferri da stiro sono i meno potenti anche se molto più compatti e leggeri. Molti modelli non consentono di utilizzare il vapore, mentre i modelli più innovativi sono dotati di un piccolo serbatoio dell’acqua. I ferri da stiro da viaggio solitamente hanno un manico pieghevole per risparmiare ulteriore spazio e mantengono un peso inferiore al mezzo chilo.

Migliori ferri da stiro da comprare

Di seguito una lista scelta da noi dei migliori ferri da stiro da comprare nelle diverse categorie:

– Rowenta DW5325 Miglior ferro da stiro senza caldaia

– DW8215D1 PRO: Miglior ferro da stiro Rowenta in assoluto

– Azur – Miglior ferro da stiro Philips

– Miglior ferro Da stiro Cordless

– Miglior ferro da stiro con Caldaia

– Miglior ferro da stiro con Caldaia Philips

– Miglior ferro da stiro da viaggio

– Miglior ferro da stiro portatile

Ergonomia ed accessori dei ferri da stiro

Operata la distinzione principale tra le due categorie principali di ferri da stiro, passiamo in rassegna ad altri aspetti importanti che devono essere valutati nella scelta del ferro più adatto alle proprie esigenze. Le caratteristiche che seguono coinvolgono sia i ferri da stiro con serbatoio interno nonché quelli con caldaia esterna.

Il peso è un elemento molto rilevane per questo tipo di elettrodomestico. Per i ferri da stiro con serbatoio interno si fa riferimento naturalmente al peso complessivo dell’intero strumento, mentre per i ferri da stiro con caldaia esterna, l’aspetto del peso riguarderà più propriamente il solo elemento stirante, costituito sostanzialmente dalla piastra metallica e dall’impugnatura. In funzione del carico di lavoro, il fattore peso gioca evidentemente un ruolo negativo, poiché è il principale responsabile dell’affaticamento muscolo-articolare del braccio che si utilizza per stirare. Pertanto, di fronte alla previsione di dover affrontare prolungate sessioni di lavoro, è fondamentale cercare modelli di ferro da stiro il più possibile leggeri.

La qualità dell’impugnatura è estremamente importante da valutare. La sensazione di sicurezza alla presa che la sagoma trasmette alla mano, le caratteristiche della superficie di contatto con la pelle, la presenza di aree antiscivolo ovvero di parti dell’impugnatura che tendono a “sfuggire” più facilmente se inumidite dal sudore, sono caratteristiche che, oltre ad essere rilevanti in termini di comodità d’uso del ferro, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza dell’operatore durante il lavoro.

Il tema dell’ergonomia non sarebbe completo se non si parlasse anche dei controlli. I pulsanti e i dischi di regolazione presenti sul ferro da stiro devono essere possibilmente comodi da raggiungere con le dita, chiari nelle indicazioni riportate su di essi (manopola rotante di regolazione) e devono avere un movimento pulito e preciso.

Separandoci per un attimo dall’elemento stirante, è necessario anche guardare alle caratteristiche del cavo di collegamento elettrico ovvero del tubo di alimentazione del vapore, per i modelli a caldaia esterna.

Lunghezza, flessibilità, presenza di un telaio metallico di sollevamento (nei ferri da stiro a caldaia esterna) e qualità del materiale (guaina) sono tutti aspetti che non possono essere esclusi da una valutazione completa dell’elettrodomestico, poiché incidono sensibilmente sulla sua praticità di utilizzo nonché di sistemazione dopo l’uso. Al riguardo, è bene sapere che esistono modelli di ferro da stiro a serbatoio interno senza cavo, chiamati anche con il termine anglosassone ferri da stiro a funzionamento cordless; questi hanno però bisogno di una base sulla quale appoggiarsi per un breve momento necessario alla produzione del vapore.

Anche la dotazione di appositi bicchieri graduati per il rifornimento dell’acqua o la raccolta di quella residua (quando è presente la funzione anticalcare) possono essere utili nella fase di preparazione e conclusione del lavoro.

Modalità di erogazione e qualità del vapore

Considerando che il vapore del ferro da stiro è il principale elemento che contribuisce alla qualità del risultato finale nonché alla velocità ed efficienza del lavoro di stiraggio, è importante conoscere le sue principali caratteristiche di produzione ed erogazione.

  • Quantità di vapore: espresso in grammi per minuto (g/min), questo parametro è direttamente collegato alle caratteristiche della caldaia di produzione del vapore, ossia alla capacità del ferro di sostenere una certa pressione. Il ferro da stiro può lavorare in genere in modalità ad erogazione continua o variabile del vapore. In ogni caso, è opportuno per stirare in modo agevole e fluido che nell’arco di un minuto fuoriesca un quantitativo di vapore non inferiore a circa 30 grammi.
  • Vapore verticale: questa funzione risulta particolarmente utile quando occorre stirare tessuti disposti in verticale (tende o indumenti appesi), senza il bisogno quindi di porli temporaneamente su un piano di appoggio orizzontale.
  • Colpo vapore o supervapore: durante lo stiraggio dei tessuti è spesso necessario chiedere al ferro una maggior erogazione di vapore in taluni punti del tessuto particolarmente impegnativi. Per questa ragione è consigliabile valutare le caratteristiche del colpo di vapore dell’elettrodomestico, le quali dovrebbero prevedere, oltre ad una direzione del getto solo in punta o su tutta la piastra, un quantitativo minimo di vapore pari a 200g/min.

Acqua

Risalendo a monte del processo di produzione del vapore, analizziamo ora l’impiego dell’acqua connesso all’uso del ferro da stiro.

  • Funzione anticalcare: in genere il ferro da stiro funziona con acqua distillata ovvero può utilizzare l’acqua di rubinetto (con calcare) se possiede la funzione apposita anticalcare che gli permette di evitare le pericolose conseguenze di un accumulo eccessivo di questo composto sugli elementi scaldanti. Se si desidera utilizzare la normale acqua che fuoriesce dai rubinetti di casa è necessario pertanto sincerarsi della presenza di questa funzione, in genere attivabile tramite uno specifico pulsante posto sul corpo dell’elettrodomestico. Diversamente, bisognerà considerare la spesa di acquisto dell’acqua distillata che potrà però anche essere fornita, senza costi aggiuntivi, da un eventuale deumidificatore già presente in casa.
  • Funzione anti-goccia: la fuoriuscita di acqua allo stato liquido dai fori di emissione del vapore rappresenta in genere un inconveniente che dovrebbe essere il più ridotto possibile, poiché tende a bagnare eccessivamente i tessuti presenti sul piano di lavoro, sia nella fase di appoggio che quella di sollevamento del ferro. Taluni modelli di ferro da stiro prevedono una funzione specifica volta a contrastare la produzione di gocce dalla piastra, preservando pertanto i capi più delicati.

Prestazioni energetiche dei ferri da stiro

Il parametro più importante legato alle prestazioni energetiche di un ferro da stiro riguarda la sua potenza, espressa in Watt (W). Se si intende utilizzare questo elettrodomestico per svolgere in modo rapido, ossia con una elevata produzione di vapore, occorre orientarsi su modelli potenti. A titolo indicativo, possiamo considerare il valore di 2000W utile per individuare ferri da stiro sufficientemente potenti per la maggioranza degli impieghi in ambito domestico. Sotto a questo valore, ci troveremo davanti apparecchi che avranno bisogno di un tempo più lungo per portare a temperatura l’acqua e trasformarla in vapore. Mentre potenze superiori a quella indicata si giustificano solo in determinati contesti semi-professionali o industriali.

La potenza del ferro da stiro ha evidentemente ricadute diretta sul consumo energetico, ossia sull’importo della bolletta elettrica. I modelli di ferri con l’indicazione o prefisso “ECO” sono in genere in grado di limitare il consumo di energia, ma, in ogni caso, perdono qualcosa in termini di velocità e quantità di produzione di vapore.

A parità di potenza, è possibile ridurre sensibilmente i consumi del ferro da stiro se quest’ultimo è dotato della funzione di autospegnimento. In molti casi, questo elettrodomestico resta acceso anche senza essere utilizzato come, ad esempio, quando si viene interrotti da una telefonata durante l’attività di stiraggio. Un sistema automatico di spegnimento del ferro dopo un certo intervallo di tempo durante il quale è rimasto completamente fermo può quindi contribuire ad evitare di sprecare energia. Questa funzione ha anche un’ulteriore utilità dal punto di vista della sicurezza: se ci si dimentica di avere il ferro accesso ovvero si abbandona la stanza da lavoro, nella quale possono eventualmente entrare anche dei bambini, la funzione di autospegnimento può potenzialmente evitare incidenti anche gravi.

La possibilità di impostare la temperatura di esercizio rappresenta un altro accorgimento utile per evitare che il ferro da stiro assorba più energia del necessario. In genere, questa funzione è comunemente svolta da un controllo a disco posto direttamente sotto al manico del ferro, ovvero sul quadro comandi della caldaia esterna.

Forma e materiale della piastra del ferro da stiro

La valutazione del ferro da stiro più adatto alle proprie esigenze deve considerare anche la forma della sagoma della piastra, il numero e la distribuzione dei fori di erogazione del vapore ed il materiale. Cominciando con l’ultima di queste caratteristiche, è utile sapere che i materiali maggiormente impiegati per la realizzazione di questo importante elemento del ferro da stiro sono l’acciaio, la ceramica, il teflon e l’alluminio. Ognuno con peculiarità positive e negative che andiamo di seguito ad illustrare:

Acciaio – il più resistente tra i materiali impiegati; si presta inoltre ad una pulizia agevole e veloce e garantisce una adeguata distribuzione del calore su tutta la superficie di contatto con il tessuto, ma è in genere meno preciso nelle angolature.

Alluminio – questo materiale consente in genere di avere un maggior numero di fori, inoltre è più leggero dell’acciaio e la sagoma più comunemente associata a questo materiale ha una forma più efficace nei lavori di punta. Per contro, la fluidità dei ferri realizzati in alluminio risulta mediamente meno fluida del primo materiale.

Teflon – il miglior antiaderente. Questo materiale consente probabilmente la miglior scorrevolezza della piastra sul tessuto, è leggero e possiede una buona trasmissione del calore; è però meno resistente dell’acciaio.

Ceramica – per i capi delicati è il materiale più indicato, ma presenta il difetto di essere fragile.

La forma della piastra

Dal punto di vista della forma della piastra, occorre considerare che sagome larghe con punta corta sono particolarmente adatte per stirare capi semplici come pantaloni di jeans e magliette. Quando invece è necessario stirare con precisione, ad esempio, attorno ai bottoni, i colletti di camicia, ecc. risulta in genere più efficace una forma stretta ed allungata, con una punta più o meno acuminata in grado di entrare in angolature strette.

Distribuzione e numero dei fori

Il numero e la distribuzione dei fori è più difficile da valutare in termini di ricaduta sulla qualità del lavoro, tuttavia può risultare utile sapere che una presenza omogenea di fori su tutta la superficie della piastra porta in genere ad avere una elevata scorrevolezza di movimento sul tessuto, mentre un numero ridotto di buchi, magari concentrati maggiormente verso la punto del ferro, consente di essere più precisi nei dettagli.

Giunti a questo punto, abbiamo trattato le caratteristiche principali presenti sul ferro da stiro, ma per completare la nostra guida non possiamo prescindere anche da altri fattori che concorrono alla decisione finale. Questi sono, in particolare, il prezzo, i materiali e la marca del produttore.

Il prezzo dei ferri da stiro

Per quanto concerne il prezzo, dobbiamo subito dire che la sua entità, oltre ad essere legata comprensibilmente alla qualità dei materiali, alla potenza e alle caratteristiche tecnologiche e di funzionalità del ferro da stiro, dipende anche dalla eventuale rete di distribuzione ed assistenza che lo stesso produttore garantisce in termini di servizi accessori.

In linea di principio, se prevediamo di impiegare il ferro da stiro con frequenza e per lunghe sessioni di lavoro con indumenti più o mendo delicati, è ragionevole orientarsi verso prodotti potenti, con materiali resistenti e tecnologia evoluta. Queste caratteristiche determineranno inevitabilmente un prezzo più elevato della media, ma dovrebbero garantire una maggior capacità di lavoro e durata di vita dell’elettrodomestico. Viceversa, se l’acquisto del ferro è rivolto ad una persona che ha bisogno di stirare solo saltuariamente, allora ci si può accontentare di prodotti di fascia più economica.

Ricordiamoci inoltre che al costo del ferro da stiro contribuiscono anche i consumi di energia ed, eventualmente, di acqua distillata. Soprattutto per il primo tipo di consumo, è importante evitare di acquistare modelli sovradimensionati in termini di potenza.

Qualità dei materiali

Per quanto riguarda l’aspetto inerente i materiali, molto abbiamo già detto in merito alla tipologia della piastra. Tuttavia, la qualità dell’impugnatura e dei controlli, nonché il tipo di rivestimento del cavo, giocano un ruolo importante sulla durata e funzionalità del ferro. Se l’involucro è realizzato con materiali di scarsa qualità o lo stampo di fabbrica ha forgiato una copertura troppo sottile e leggera sono più alte le probabilità che, in caso di urti o cadute, si possano verificare dei danni.

Restando in tema di materiali, esistono modelli il cui manico è realizzato con speciali composti plastici morbidi e antiscivolo per migliorare il comfort dell’impugnatura, l’ergonomia e la sicurezza della presa. In base anche ai gusti personali, sarà possibile optare per svariate soluzioni che, per particolari esigenze, sarebbe opportuno poter valutare personalmente in negozio.

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